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Piani Regolatori Generali, in un decreto le nuove regole sull’informatizzazione Orlando: “Oltre ad un aggravio dei costi si rischia di bloccare le procedure in atto ”

“Per i comuni che hanno già avviato l’istruttoria per la redazione dei Piani Regolatori Generali, ottemperare a quanto indicato dal recente decreto dell’Assessore regionale al Territorio, Maurizio Croce, significherebbe incorrere in un aggravio dei costi e in un rallentamento delle procedure già in atto. Per questo chiediamo che non venga applicato quando previsto dal decreto a tutte quelle amministrazioni comunali che abbiano già avviato, alla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, un’interlocuzione istruttoria con gli uffici del Genio Civile di competenza inoltrando il piano o la variante per il rilascio del parere di competenza”.

Questa, in sintesi, la richiesta di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia, inoltrata all’assessore Croce e relativa alle recenti disposizioni previste dal decreto assessoriale (n. 407/GAB del 24/11/2016) “Direttive Tecniche per l’informatizzazione dei Piani Regolatori Generali” del 18 gennaio.

Con tale decreto sono state, per la prima volta, rese note le nuove disposizioni tecniche per la redazione dei Piani Regolatori Generali:  in sintesi si richiede ai comuni di codificare dei “graficismi” e dei simbolismi da utilizzare per l’individuazione delle zone omogenee, delle aree vincolate e delle destinazioni d’uso del territorio attraverso la creazione di una legenda standard. Si chiede, inoltre, di definire le caratteristiche tecniche e informatiche della documentazione attraverso uno schema di organizzazione e denominazione delle cartelle e dei file e di rieditare la documentazione secondo le caratteristiche dei formati delle cartografie di base stabiliti.

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