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Rifiuti, forti criticita’ per il conferimento dell frazione umida Orlando: ”Evitare di far pesare sugli amministratori la mancata programmazione regionale”

Dall’1 luglio i comuni etnei che si servivano dell’impianto di compostaggio di Ramacca, per il conferimento della frazione umida dei rifiuti, a causa della sospensione del servizio per saturazione della struttura, sono costretti a conferire in discarica con un notevole danno ambientale ed economico per le comunità locali.
“I sindaci, come è noto, in questi ultimi anni hanno fatto importanti sforzi per innalzare i livelli della raccolta differenziata. Il risultato è stato quello di un importante aumento dei quantitativi delle diverse frazioni di rifiuti, compreso ovviamente l’umido. Tutto ciò ha richiesto agli amministratori e soprattutto ai cittadini un sacrificio non indifferente”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Ci auguriamo adesso che, malgrado l’ennesima criticità, in atto nella parte orientale dell’Isola, – continua Orlando – la situazione di difficoltà non si debba tradurre in una beffa per le amministrazioni locali e soprattutto per i contribuenti chiamati a sopportare l’onere finanziario derivante da un incomprensibile aumento dei costi del servizio dovuto alla mancanza di un’adeguata impiantistica regionale”.
“Non serve ricordare che alla Regione, anche a seguito dell’emanazione delle diverse ordinanze presidenziali degli ultimi mesi, – conclude il presidente dell’Anci Sicilia – competono ampi poteri specialmente per ciò che attiene alla realizzazione dell’impiantistica per il trattamento dei rifiuti. Appare ancora più singolare, infatti, che il problema emerga oggi, quasi all’improvviso, proprio con riferimento dell’umido che è notoriamente, tra le frazioni di rifiuto, la meno complessa da trattare. Auspichiamo, pertanto, che si intervenga con tempestività ed efficacia evitando che l’ennesima situazione di emergenza posa tradursi in un ulteriore battuta d’arresto di quel faticoso percorso che deve portare anche in Sicilia al rispetto dei livelli minimi di differenziata”

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