ANCI Sicilia: appello al Governo regionale e alla deputazione nazionale eletta in Sicilia per misure in favore degli enti locali dell’Isola

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Si è tenuto oggi l’Ufficio di Presidenza dell’ANCI Sicilia, a seguito del confronto avviato ieri nel corso del Consiglio regionale dell’Associazione, per approfondire le principali questioni che riguardano gli enti locali dell’Isola con riferimento all’iter che porterà all’approvazione delle leggi finanziarie nazionale e regionale.

Nel corso della riunione è stato evidenziato come un primo risultato importante sia già stato conseguito grazie all’azione portata avanti dall’Associazione, con la modifica dei criteri di calcolo del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) prevista dall’articolo 118 della proposta di legge nazionale attualmente in discussione al Senato. Tale intervento, che premia gli enti che hanno conseguito miglioramenti nella riscossione nell’ultimo anno consentirà loro di aumentare la capacità di spesa, liberando risorse utili a sostenere servizi e investimenti locali.

È stata inoltre condivisa e rilanciata la missiva inviata al Governo regionale e alla deputazione nazionale eletta in Sicilia, con la quale l’Associazione chiede un intervento urgente per rivedere i criteri di riparto del Fondo di solidarietà comunale (FSC), al fine di eliminare le sperequazioni che da anni penalizzano i comuni siciliani rispetto al resto del Paese.

Contestualmente, l’Ufficio di Presidenza ha ribadito la necessità di superare i limiti alle possibilità assunzionali che ostacolano il funzionamento e il rafforzamento delle strutture comunali, in particolare per quanto riguarda le assunzioni finanziate con risorse eterofinanziate, oggi ancora soggette a vincoli ingiustificati.

Sul piano regionale, ANCI Sicilia ha sottolineato come, alla luce del mutato quadro della finanza regionale, sia indispensabile incrementare in modo significativo le risorse ordinarie del Fondo delle Autonomie Locali, prevedendo un raddoppio delle somme destinate alla spesa corrente.

Tra le priorità individuate figurano anche l’aumento dei trasferimenti destinati al welfare locale, alla gestione dei rifiuti e alla progettazione, per sostenere in modo stabile i servizi fondamentali.

“È necessario – sottolinea Paolo Amenta, Presidente di ANCI Sicilia – un impegno comune e strutturale tra Governo regionale, Parlamento nazionale e autonomie locali, per restituire ai comuni siciliani condizioni di equità e strumenti adeguati a garantire servizi di qualità e nuove opportunità di sviluppo per le comunità dell’Isola”.