Assegno di inclusione, Celentano: “I Comuni pronti per il rinnovo, sia garantita la continuità”

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La sindaca di Latina, delegata Anci a Welfare e politiche sociali, in merito alla misura implementata un anno fa in collaborazione con il Ministero e l’Inps

“Questa dei rinnovi dell’assegno di inclusione è una fase delicatissima e i Comuni sono pronti: riteniamo importantissimo favorire la massima continuità, per alleggerire gli oneri per il rinnovo a carico dei cittadini, che, ricordiamolo, spesso hanno forti fragilità, e gli oneri a carico dei servizi sociali”. Così la sindaca di Latina Matilde Celentano, delegata Anci a Welfare e politiche sociali. “A giugno 2025 i beneficiari che hanno ricevuto l’Assegno di inclusione (Adi) dalla mensilità di gennaio 2024 hanno percepito l’ultimo pagamento. Siamo dunque ad un giro di boa molto importante: la legge prevede la possibilità di ripresentare la domanda per un rinnovo a 12 mesi e i rinnovi interesseranno circa 360 mila nuclei, con particolare concentrazione in alcune aree metropolitane.
“Ricordiamo che i Comuni svolgono un ruolo importantissimo – sottolinea la delegata Anci – nel sostegno concreto ai beneficiari dell’ Assegno di Inclusione: una volta accolta la domanda, spetta ai servizi sociali del Comune incontrare il nucleo beneficiario, capirne i bisogni e definire per quel nucleo familiare un Progetto fatto di servizi e sostegni per migliorare concretamente la condizione sociale e lavorativa delle persone.
“Nel corso del primo anno di implementazione della misura, in collaborazione con il Ministero e l’Inps, abbiamo fatto un lavoro straordinario per garantire la percezione del beneficio a chi ne ha diritto, per definire Patti di inclusione di qualità e nei termini previsti dalla legge.. Proprio perché si tratta di nuclei già conosciuti dai servizi sociali, nella gestione del rapporto con i beneficiari bisogna assicurare massima continuità e flessibilità, semplificando gli oneri che rischiano – conclude Celentano – di ingessare i servizi territoriali e aggravare chi ripresenta la domanda. Stiamo lavorando con il Ministero in questo senso, per aiutare concretamente chi è più indietro”.