Festival degli Aquiloni

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Procede con entusiasmo la carovana del Festival che ha già coinvolto circa 250 beneficiari del Sistema di Accoglienza e Integrazione, oltre 6000 bambini e ragazzi delle scuole, più di 800 tra operatori sociali, scolastici e volontari in 7 città siciliane. Dopo il riscontro e il successo delle prime due edizioni, in termini di partecipazione e impatto sulle comunità, sono già questi alcuni numeri del “ Festival degli Aquiloni. Multicultura, in gioco!

Partito da Enna il 5 Maggio si chiuderà, con l’ottava e ultima tappa, il 26 Maggio a Carlentini. Si tratta di un evento di sensibilizzazione alla multiculturalità organizzato dalla Iblea Servizi Territoriali Soc. Coop. Sociale, nell’ambito dei progetti territoriali della Rete S.A.I. (il Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno e dell’ANCI) che da ente attuatore gestisce in partnership con gli Enti locali. Le 8 tappe toccano così ben tre province con un carico di valori e suggestioni.

Il protagonismo dei Comuni è stato fin da subito sostenuto dal presidente di ANCI Sicilia Paolo Amenta che ha concesso il patrocinio. Proprio ANCI Sicilia ha invitato i Sindaci delle città coinvolte e la rete dei 120 progetti S.A.I. siciliani a presenziare con delegazioni alla tappa conclusiva di Carlentini, a simboleggiare l’impegno diretto dei Comuni nel Sistema di accoglienza e la posizione netta dei Sindaci per la Pace tra i popoli. Tra questi hanno già confermato la presenza e si uniranno, quindi, al progetto S.A.I. del Comune di Carlentini, i progetti S.A.I. del Comune di Palermo – guidati dalla dott.ssa Angela Errore – e i progetti di Canicattini Bagni, Centuripe, Calascibetta e San Gregorio di Catania.

Il presidente Amenta ha sottolineato: “E’ assolutamente importante creare percorsi che sostengano l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi in realtà più piccole, anche dopo l’accoglienza SAI, con un investimento sul capitale umano come elemento imprescindibile per lo sviluppo locale, soprattutto delle realtà più piccole e dell’entroterra”.

“Attraverso la Rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) – hanno continuato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano ,  presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – l’ANCI Sicilia ha da tempo garantito uno dei migliori modelli di accoglienza che ha anche facilitato l’integrazione dei migranti su base territoriale assicurando loro, fuggiti da situazioni politiche, economiche e sociali drammatiche, condizioni di vita ottimali. Siamo, quindi, consapevoli come sia fondamentale offrire assistenza e rispetto a tutte quelle persone che si trovano in difficoltà, attraverso un sostegno pratico, psicologico e facilitando l’accesso ai servizi essenziali. Per questi motivi sosteniamo iniziative come “Il Festival degli Aquiloni” in quanto aiutano sicuramente   a far conoscere e approfondire queste tematiche con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e l’inclusione senza pregiudizi e garantendo i diritti di tutti”.

Per questa terza edizione, oltre a decine e decine tra partner territoriali ed Istituti scolastici, il Festival vanta anche il riconoscimento dell’UNAR l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il patrocinio del Rocca di Cerere Geopark – Unesco.

Anche quest’anno, il mondo dell’accoglienza si unisce al mondo dell’associazionismo e della scuola per condividere i valori “in gioco”: quelli della multiculturalità, della pace tra i popoli e della libertà. Gli stessi promossi dalle Campagne nazionali “IO ACCOLGO”, “#WithRefugees” dell’UNHCRAgenzia ONU per i Rifugiati e dalla Campagna di sensibilizzazione della Iblea Servizi Territoriali “We Have a Dream”. Quest’ultima, leitmotiv dell’evento insieme all’hashtag forpeace”.

Piazza Sant’Anna a Carlentini, dalle ore 9.00 del 26 maggio si trasformerà in uno spazio multicolore dove risalteranno le bandiere della pace cucite direttamente dai beneficiari in accoglienza S.A.I. e le centinaia di aquiloni distribuiti gratuitamente alle scolaresche, tra questi anche quelli realizzati dalle scuole che riporteranno messaggi da “lanciare” in alto. Pace, la parola più ricorrente nelle tappe già svolte.

L’iniziativa da parte degli organizzatori, prendendo spunto dal libro “Il Cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini – la cui trama è ambientata in Afghanistan, Paese di origine di molti rifugiati arrivati in Italia perché costretti ad abbandonare il proprio Paese – trova così negli aquiloni, e quindi nel “gioco”, un espediente per stimolare una riflessione sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza, abbattere  forme di discriminazione e promuovere concretamente l’inclusione e la multiculturalità.

L’ANCI Sicilia ha coinvolto l’ANCI nazionale che presenzierà alla manifestazione con il delegato all’immigrazione e alle politiche per l’integrazione e l’accoglienza Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e Virginia Costa, Responsabile del Servizio Centrale del SAI.

La collaborazione tra enti del Terzo settore ed enti locali mira a valorizzare la valenza sociale del Sistema di Accoglienza ed Integrazione del Ministero dell’Interno, proprio dal Festival potrebbe riprendere il consolidamento del coordinamento regionale dei Comuni titolari di progetti S.A.I. con rinnovata collaborazione del Terzo settore.