I Musei di Giarratana, memoria degli Iblei

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Il Museo Ibleo dell’Emigrazione, parte integrante della Rete dei Musei dell’Emigrazione Siciliana, nasce a Giarratana con l’obiettivo di custodire e tramandare la memoria di quanti, nel corso dei decenni, hanno lasciato la propria terra in cerca di fortuna e dignità altrove. Inaugurato il 20 aprile 2012 negli ammezzati di Palazzo Barone, il museo rappresenta oggi un punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione del fenomeno migratorio ibleo.

La collezione, articolata in aree tematiche, guida il visitatore in un percorso immersivo attraverso documenti, lettere, fotografie, giornali, riviste d’epoca, filmati d’archivio e oggetti della vita quotidiana, che raccontano la storia autentica di uomini e donne costretti a lasciare la propria casa, ma sempre legati alle radici siciliane. Ogni vetrina e pannello diventa così una testimonianza viva del sacrificio, del coraggio e della tenacia che hanno caratterizzato generazioni di emigranti.

Il museo si distingue anche per la presenza di un archivio dati dedicato ai giarratanesi emigrati e per una sezione commemorativa sulla tragedia di Marcinelle, a testimonianza della volontà di mantenere viva la memoria collettiva e di renderla accessibile alle nuove generazioni.
Una sezione speciale è inoltre dedicata alla sorprendente scoperta di una colonia iblea in Paraguay, emersa grazie a missioni culturali e ricerche etnoantropologiche promosse dalla Rete Regionale dei Musei dell’Emigrazione e dall’Associazione “Ragusani nel Mondo”. Un capitolo inedito che intreccia la storia del piccolo comune montano di Giarratana con le lontane terre della Colonia Trinacria ad Asunción.

Il Museo Ibleo dell’Emigrazione si presenta come un “cantiere della memoria” in continua evoluzione, aperto al contributo di cittadini e studiosi. Non solo luogo di esposizione, ma anche spazio vivo di riflessione e di incontro, dove le storie individuali si fondono nel racconto corale di una comunità che ha saputo mantenere intatto il legame con la propria terra.

Accanto al museo, trova spazio anche il suggestivo Museo a cielo aperto, nato il 14 agosto 1997, un autentico viaggio nel tempo tra le vie più antiche di Giarratana. Lungo via Galilei e via Mentana, attraverso scalinate di pietra bianca, sono stati ricreati quattordici ambienti dedicati alla civiltà contadina e artigiana dei secoli XVIII e XIX: botteghe, abitazioni, laboratori e luoghi di lavoro che restituiscono con realismo la vita quotidiana di un tempo.

Tra le ricostruzioni più evocative spiccano l’alcova familiare con “’a naca a viento”, la culla sospesa per i neonati; la sartoria, dove le ricamatrici lavoravano a lume di candela; e la masseria, con gli strumenti originali per la produzione di pane, formaggio e ricotta. Ogni oggetto racconta un gesto, un sapere antico, un frammento di identità.

Ogni anno, la memoria della diaspora giarratanese si rinnova durante la “Giornata del Giarratanese nel Mondo”, un evento che riunisce i figli e i discendenti di chi partì, in un grande abbraccio collettivo. Una tradizione che, come “I Ragusani nel Mondo”, celebra il legame profondo tra gli iblei e le loro origini, trasformando Giarratana in un ponte ideale tra passato e presente, tra Sicilia e mondo.

Il Museo Ibleo dell’Emigrazione è dunque più di un luogo espositivo: è un racconto vivo, un’esperienza culturale che invita a riflettere sulle radici, sulla memoria e sul valore universale dell’emigrazione come parte integrante della storia umana e identitaria del territorio ibleo.

Anche i Musei di Giarratana si inseriscono all’interno della Rete dei Musei comunali della Sicilia, progetto promosso dall’Associazione dei comuni siciliani che ha come obiettivo valorizzare e promuovere il patrimonio artistico della nostra Isola. Fino ad oggi hanno aderito all’iniziativa oltre 100 comuni e 200  musei.

Il sindaco Bartolo Giaquinta. I Musei di Giarratana nascono con l’obiettivo di essere veri e propri custodi della memoria del territorio, raccontando la storia e l’identità della comunità iblea attraverso epoche e tradizioni differenti.

Il Museo Etno-Demo-Antropologico conserva e valorizza la memoria più recente, documentando la vita quotidiana, i mestieri e le consuetudini del mondo contadino e artigiano, testimoniando un patrimonio culturale che rischiava di scomparire.
Accanto a esso, il Museo Archeologico riporta alla luce la memoria più antica, custodendo preziosi reperti di epoca romanae testimonianze della Giarratana pre-terremoto, che permettono di ricostruire le origini storiche del territorio.

Di particolare rilievo è il Museo Ibleo dell’Emigrazione, che racconta con intensità il fenomeno migratorio dalle terre iblee verso il mondo. Lettere, fotografie, documenti e oggetti personali restituiscono voce e dignità a quanti lasciarono la propria terra in cerca di un futuro migliore, mantenendo sempre vivo il legame con le proprie radici.

Un ruolo importante nel valorizzare e promuovere queste realtà museali è svolto dall’iniziativa promossa da ANCI, che contribuisce in modo significativo a far conoscere e riconoscere il valore storico e culturale dei musei di Giarratana, veri scrigni di memoria collettiva e strumenti di identità condivisa per le generazioni presenti e future”.

Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia