I Musei di San Marco d’Alunzio

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In provincia di Messina, all’interno del Parco dei Nebrodi, a 540 metri sul livello del mare, si trova un Borgo con 2500 anni di storia: San Marco d’Alunzio. Oltre a essere stato selezionato come Borgo più bello d’Italia, ha ottenuto dalla Guida Verde Michelin una stella come località da visitare assolutamente e due stelle come panorama di interesse di livello nazionale.

I suoi monumenti che ripercorrono diverse epoche, dalla fondazione ai nostri giorni, sono ampiamente valorizzati grazie anche all’operato di diverse associazioni locali che, attraverso una serie di progetti culturali, stanno scommettendo sulla promozione turistica del luogo.

Il Museo Comunale delle Arti Figurative Bizantine e Normanne ha sede nell’ex Monastero di San Teodoro, risalente alla prima metà del 500. Dopo un lungo periodo di abbandono, alla fine del Novecento venne restaurato grazie a finanziamenti comunitari che resero possibile la realizzazione di una struttura che oggi ospita un patrimonio inestimabile che si estende su oltre 700 m².

La suddivisione dei reperti tra le diverse sale poste su due piani consente un’esperienza completa per i visitatori. La sezione archeologica comprende un ricco lapidario di epoca ellenistico-romana risalente dal IV secolo a.C. e al II secolo d.C., che presenta iscrizioni greche e latine; spiccano un’ara sacrificale dedicata ad Augusto e un capitello in terracotta di stile corinzio. Inoltre, sono stati raccolti numerosi reperti provenienti da necropoli, anche appartenenti al periodo medievale. Una seconda sezione, ricavata nell’ex chiesa dei Quattro Santi Dottori della chiesa d’Oriente, racchiude i pregiati affreschi che li raffigurano; la sala ospita ulteriori affreschi, risalenti al XII, XIII e XV secolo, ricavati da diverse chiese che raffigurano eventi religiosi, trasferiti su supporti grazie all’uso della tecnica a strappo. Un piedistallo di altare e un’acquasantiera di epoca bizantina completano l’arredo. Infine, è presente una sezione documentaria del territorio nebroideo, ricca di iconografie e testimonianze della sua tradizione architettonica, scultorea e culturale. Interessantissimo il repertorio monetario composto da circa 200 pezzi, risalente al periodo compreso tra il V e il XV secolo. Anche l’area circostante funge da itinerario con la possibilità di osservare cisterne di età ellenistica e un pavimento a mosaico ellenistico-romano.

Annessa al museo si trova la Chiesa di San Teodoro (o Badia piccola), del XVI secolo. Ha una pianta a croce greca con un’abside sormontata da una cupoletta. L’interno è decorato da eleganti stucchi con scene tratte dalla Bibbia e dal Vangelo.

Il centro storico. Percorrendo vicoli tipicamente medievali, è inevitabile notare il colore caldo delle pareti rocciose, che va dal rosa tenue al rosso intenso. Il sottosuolo dell’abitato, così come il territorio circostante, è costituito da un particolare marmo di colore rosso ricco di venature che vanno dal bianco al grigio-azzurro, largamente utilizzato per costruzioni e rivestimenti ed esportato anche fuori dei confini nazionali: si ritiene che la vena estrattiva del marmo rosso di San Marco sia la stessa che giunge fino a Taormina.

Gli altri monumenti. Tra i monumenti del centro storico realizzati in marmo rosso vi è una fontana del 1897, sul luogo un tempo occupato dall’agorà. La Chiesa Madre dedicata a San Nicolò, edificata nel 1584, presenta una sobria facciata arricchita da un elegante rosone e da tre bei portali in marmo rosso.

All’interno ci sono 12 cappelle anche queste in marmo rosso nelle quali spiccano numerose opere d’arte del XVI e XVII secolo in legno e marmo oltre ad affreschi e dipinti.

Nel 1061, in epoca normanna, fu edificato un castello ben fortificato in cima al monte Rotondo, con una visuale strategica da Cefalù e Capo d’Orlando e sulle Isole Eolie.

Il castello, oggi in stato di rudere, fu la residenza degli Altavilla, in particolare della Regina Adelasia, madre di Ruggero II. Vi si alterarono gli Svevi e gli Aragonesi, poi il feudo fu gestito dai membri della famiglia Filangeri, principi di Mirto, che governarono a San Marco dal 1398 al 1833.

Il museo IDEA (Museo della Scienza e della Tecnologia), acronimo di Interattivo, Didattica, Exhibit, Arte, nasce dal processo di recupero e riqualificazione del centro storico intrapreso dall’amministrazione comunale all’inizio degli anni ’90. Inaugurato nel 2016, ha l’obiettivo di attivare processi creativi nei giovani e di permettere a chiunque di acquisire fiducia nella matematica e nella scienza.

Grazie a IDEA la matematica e la fisica diventano un gioco per tutte le età, incoraggiando la conoscenza di Platone, Pitagora, e delle loro scoperte che sono alla base di tutta la scienza contemporanea. Il principale obiettivo del museo è di riscoprire le invenzioni e gli studi di Archimede.

“VIETATO NON TOCCARE”, questa è la regola che vige nel museo. Le 20 installazioni interattive, realizzate tutte in legno da un mastro falegname locale, permettono la partecipazione attiva di tutti i visitatori. Inoltre, circa 200 origami, molti dei quali richiamano i solidi platonici e modelli tradizionali, abbelliscono il percorso donando un’atmosfera suggestiva. Per completare l’esperienza, circa 50 pannelli espositivi invitano il visitatore ad interagire con gli exhibit suggerendo “COSA FARE”, “COSA ACCADE” e “COSA NOTARE”.

Il complesso che ospita il museo IDEA fu costruito nel 1500 su uno scosceso banco di rocce, fra la via Cavallotti e quello che un tempo era il “quartiere delle forge”. È tra i più integri ed interessanti edifici di uso abitativo, a cui sono stati aggiunti altri corpi e terrazzi. Si presenta su diversi livelli: i piani inferiori costituivano ambienti di servizio, cioè magazzini e laboratori manifatturieri; l’ultimo livello ospitava l’agiata residenza della famiglia. Risultano pregevoli gli elementi marmorei decorativi delle facciate, le finestre e il portale sul prospetto principale la cui realizzazione è riferibile alle maestranze che hanno eseguito gli analoghi elementi che ornano la facciata dell’ex chiesa di S. Marco (Tempio di Ercole).

L’attuale denominazione, “Palazzo Crimaldi”, è relativa alla famiglia che lo ha con certezza abitato fin dagli ultimi decenni dell’Ottocento.

La Rete dei musei comunali della Sicilia.

Gli spazi museali di San Marco d’Alunzio sono inseriti nella Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa promossa da ANCI Sicilia che ha visto ad oggi l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei attraverso una formale delibera di giunta comunale.

L’iniziativa, cui è dedicato il portale musei-sicilia.it, può considerarsi come l’avvio di un insieme di progetti finalizzati a valorizzare e migliorare i singoli musei comunali sotto molteplici punti di vista e promuovere ancor di più il patrimonio culturale siciliano nel suo complesso.

Per avere maggiori informazioni sulla rete dei musei, per comprendere come aderire e per collaborare e proporre progetti e iniziative è possibile visitare il portale musei-sicilia.it o scrivere a museisicilia@anci.sicilia.it

Il Sindaco Filippo Miracula.  Il nostro obiettivo è quello di sviluppare collaborazioni con altri Enti ed Associazioni, al fine di posizionare San Marco d’Alunzio come una delle destinazioni turistiche più interessanti e competitive della Sicilia, con un flusso turistico in costante crescita, puntando oltre che sulle bellezze storico-artistiche anche sull’accesso alle due importanti strutture museali: il Museo della cultura e delle arti figurative bizantine e normanne e il Museo IDEA, dedicato alla scienza e alla tecnologia.

La proposta promossa dall’ANCI Sicilia di costituire una rete dei Musei Comunali della Sicilia è stata subito accolta condividendo appieno gli obiettivi chiave del progetto, in particolare quello di rafforzare la governance museale locale, migliorando le competenze gestionali e strategiche.

Siamo consapevoli dell’importanza di fare rete in quanto ciò può essere un forte rilancio dei territori interni e periferici della Sicilia, troppo spesso esclusi dai grandi circuiti turistico-culturali, ma sicura- mente ricchi di storia, identità e saperi da raccontare.”

È POSSIBILE VISITARE I MUSEI SU PRENOTAZIONE, CON INGRESSO A PAGAMENTO, RIVOLGENDOSI ALL’UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE 0941797339.

 Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia