Il Museo della Mandorla di Avola

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Per chi si trovasse in giro per la Sicilia, e in particolare ai piedi dei Monti Iblei, vale la pena, lasciando alle spalle (ma di poco) il mare, andare alla scoperta di Avola, splendida cittadina affacciata sul Mar Ionio, famosa per la sua mandorla, il Nero d’Avola e le spiagge. Il suo centro storico ha una caratteristica forma esagonale e ospita edifici storici e chiese barocche, tra cui la Chiesa della SS. Annunziata, dichiarata monumento nazionale.

In particolare, il comune di Avola ha aderito alla Rete dei Musei con il Museo della Mandorla che, ospitato all’interno del Centro Giovanile Falcone-Borsellino, offre un viaggio affascinante tra storia, tradizione e sapori, con percorsi espositivi che raccontano l’evoluzione della mandorlicoltura nel territorio.

Dalla visita agli alberi di Pizzuta, Fascionello e Romana fino alla scoperta delle antiche tecniche di produzione del vino e dell’olio, il museo è un’esperienza immersiva che celebra il legame profondo tra Avola e la sua mandorla.

Durante il percorso all’interno dello spazio museale i visitatori scopriranno un pezzo di storia contadina e potranno visitare il campo didattico con dimostrazioni di cucina: confetti, latte di mandorla e biscotti preparati “in diretta”. Sarà anche possibile, su richiesta, assistere alla raccolta e alla lavorazione.

 

La Rete dei musei comunali della Sicilia.

Il museo di Avola fa parte della Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa promossa da ANCI Sicilia che ha visto ad oggi l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei attraverso una formale delibera di giunta comunale.

L’iniziativa, cui è dedicato il portale musei-sicilia.it, può considerarsi come l’avvio di un insieme di progetti finalizzati a valorizzare e migliorare i singoli musei comunali sotto molteplici punti di vista e promuovere ancor di più il patrimonio culturale siciliano nel suo complesso.

Per avere maggiori informazioni sulla rete dei musei, per comprendere come aderire e per collaborare e proporre progetti e iniziative è possibile visitare il portale musei-sicilia.it o scrivere a museisicilia@anci.sicilia.it

Alla scoperta del museo. Il Museo della Mandorla di Avola e dei prodotti tipici avolesi” nasce per iniziativa del Consorzio di tutela della Mandorla di Avola, in cooperazione con il Comune e la Pro Loco.

È stato creato un percorso culturale che accompagna i visitatori alla scoperta delle radici agricole ed enogastronomiche del territorio avolese.

Si parte da un campo espositivo che presenta le piante da frutto tipiche. Limoni, filari di Nero d’Avola, canna da zucchero e gli alberi di Pizzuta, Fascionello e Romana che mostrano in concreto quali sono le produzioni che hanno reso la città di Avola all’avanguardia nella coltivazione e nella trasformazione agricola.

Si prosegue all’interno della sala del Palmento, che permette al visitatore di osservare gli

ambienti della produzione del vino e dell’olio. Sono presenti anche foto d’epoca che ritraggono scene di vita rurale.

Molti avolesi hanno donato attrezzi agricoli e suppellettili per arredare e arricchire la sala del Palmento con pezzi autentici che testimoniano la storia agricola della città.

Una parte della sala è stata adibita a Cooking demo, con dimostrazioni culinarie e degustazioni per far conoscere ai turisti la tradizione gastronomica avolese, come il latte di mandorla e i biscotti.

Il Museo è nato con una duplice finalità: la prima è sicuramente quella di rappresentare una tappa dell’offerta turistica locale, consentendo ai visitatori di scoprire le radici storiche e culturali delle coltivazioni. L’altra privilegia la didattica con un percorso ricco di storia e tradizione che consente alle scolaresche di conoscere le radici economiche e sociali di ogni piantumazione presente nel campo espositivo, così da poterne poi apprezzare pienamente i processi produttivi, le cui vecchie fasi vengono confrontate con le nuove tecniche agricole.

Di particolare importanza, infine, l’illustrazione delle differenze organolettiche e sensoriali che consentono di comprendere le ragioni della superiore qualità delle produzioni siciliane rispetto a quelle straniere.

 La mandorla di Avola. Il metodo di coltivazione delle mandorle di Avola segue i ritmi della natura. Gli alberi vengono piantati a mano con cura, a una distanza adeguata tra loro per consentire alle radici di penetrare in profondità nel terreno. Una testimonianza di una selezione meticolosa è visibile nel processo di raccolta, effettuato a mano, con l’aiuto di una delicata scuotitura dei rami per staccare le mandorle mature.

Gran parte delle mandorle di Avola viene utilizzata per realizzare dolci tradizionali siciliani, dal marzapane alla ricca cassata, fino ai confetti. Oltre all’uso culinario, vengono utilizzate anche dall’industria cosmetica, dove i loro oli e creme sono rinomati per le proprietà lenitive.

La sindaca Rossana Cannata. Il nostro Museo della Mandorla, promosso e sostenuto in collaborazione con il Consorzio di Tutela, rappresenta non solo un presidio culturale e identitario, ma anche uno strumento strategico di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze. Racconta la storia, la tradizione agricola e la proiezione internazionale di uno dei prodotti simbolo della nostra città, riconosciuto in tutto il mondo, rendendolo fruibile a cittadini, scuole e visitatori.

Abbiamo fortemente voluto l’adesione alla Rete dei Musei ANCI perché crediamo nella forza delle sinergie tra Comuni e nella promozione integrata del patrimonio culturale. Far parte di questa rete significa aprire nuove opportunità di visibilità, scambio e progettazione condivisa, in linea con la visione della mia Amministrazione: valorizzare Avola a partire dalle sue radici, guardando al futuro.

Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia