L’Antiquarium di Gioiosa Marea rappresenta il risultato di un intenso lavoro di scavo nel sito archeologico di Gioiosa Guardia. Custodisce testimonianze uniche del passato, oggetti che raccontano la storia straordinaria del territorio offrendo l’opportunità di connettere le generazioni presenti alle loro radici. Si tratta di un sito archeologico di grande rilievo, sebbene non ancora identificato con certezza dagli studiosi. La sua importanza è sottolineata da numerosi reperti, in particolare quelli risalenti al periodo greco. Tra questi spiccano raffinati manufatti in ceramica a vernice nera, provenienti da prestigiose officine magno-greche e siceliote dell’epoca. Le ricerche hanno confermato la presenza del sito sin dall’epoca preistorica, con testimonianze dell’età del bronzo (XII-X sec. a.C.), tracce di un insediamento indigeno risalente all’età del ferro (IX-VII sec. a.C.) un abitato ellenizzato databile tra il VI e IV sec. a.C. L’Antiquarium costituisce un tassello fondamentale per la comunità e per le risorse culturali del territorio.
La Rete dei musei comunali della Sicilia.
L’Antiquarium fa parte della Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa promossa da ANCI Sicilia che ha visto ad oggi l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei attraverso una formale delibera di giunta comunale.
L’iniziativa, cui è dedicato il portale musei-sicilia.it, può considerarsi come l’avvio di un insieme di progetti finalizzati a valorizzare e migliorare i singoli musei comunali sotto molteplici punti di vista e promuovere ancor di più il patrimonio culturale siciliano nel suo complesso.
Per avere maggiori informazioni sulla rete dei musei, per comprendere come aderire e per collaborare e proporre progetti e iniziative è possibile visitare il portale musei-sicilia.it o scrivere a museisicilia@anci.sicilia.it
Alla scoperta dell’Antiquarium. Si tratta di uno spazio espositivo che custodisce i numerosi reperti rinvenuti negli anni Ottanta durante gli scavi archeologici che hanno portato alla luce, sul Monte Meliuso i resti di un antico insediamento umano di origine preellenica. Nello spazio espositivo si possono ammirare, al centro della sala, dei grandi contenitori utilizzati per la conservazione e lo stivaggio delle granaglie. Attorno a questi oggetti si trovano delle teche che custodiscono oggetti di vita quotidiana, per lo più costituiti da vasellame, set da cucina e corredi tombali appartenenti alla fine dell’età del bronzo inizio età del ferro (XII sec. a.C.) fino ad arrivare al IV secolo a.C., età della dominazione greca. L’esposizione include la ricostruzione didattica di un antico telaio per la tessitura della lana.
Da Gioiosa Guardia a Gioiosa Marea. Gioiosa Guardia (o Gioiosa Vecchia) venne fondata intorno al 1364 da Vinciguerra d’Aragona e situata sul monte Meliuso a 795 metri s.l.m. La città aveva facoltà di costruire torri e fortezze ove ritenesse necessario, per difendere il territorio dalle invasioni dei pirati. Rapporti visivi potevano essere agevolmente intrattenuti con la torre di Piraino, con il castello di Patti e con quello di Tindari.
Alla popolazione fu fornito gratuitamente il terreno per la costruzione delle abitazioni, circa 800, fino a quando, a causa di un violento terremoto nel 1763, di una successiva invasione di cavallette che distrusse tutti i raccolti, dell’assoluta mancanza d’acqua e della fitta nebbia che di frequente avvolgeva il monte, gli abitanti, dopo un pacifico referendum, decisero di trasferirsi in località “Ciappe di Tono”, su un terreno affacciato sul mare dove sorge l’attuale cittadina di Gioiosa.
La sindaca Tindara La Galia. “L’Antiquarium di Gioiosa Marea è molto più di un museo: è un ponte tra il nostro passato e il nostro futuro.
È il frutto di anni di ricerca e di scavi condotti con dedizione e competenza da Gabriella Decano e da Piero Coppolino nel sito archeologico di Gioiosa Guardia. Dal 2007, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, l’Antiquarium custodisce reperti preziosi che raccontano la lunga e affascinante storia del nostro territorio, dalle origini preistoriche fino all’età ellenistica e medievale.
Il patrimonio archeologico che conserviamo — in particolare i raffinati manufatti ceramici a vernice nera provenienti da officine magno-greche e siceliote — è un tesoro di inestimabile valore culturale. Ma un patrimonio culturale esiste pienamente solo quando viene riconosciuto, valorizzato e condiviso.
L’adesione alla Rete dei Musei Comunali della Sicilia rappresenta un’occasione straordinaria per valorizzare il nostro museo, accrescerne la visibilità e renderlo parte attiva del circuito culturale e turistico dell’Isola. Questo non solo ci permetterà di attrarre un numero crescente di visitatori, ma anche di avviare collaborazioni, scambi culturali, progetti educativi e iniziative di valorizzazione condivisa.
Stiamo inoltre programmando un percorso integrato: i visitatori diretti al sito di Gioiosa Guardia saranno accompagnati prima all’Antiquarium, dove potranno comprendere a fondo il valore storico, architettonico e culturale del sito, dalle sue origini preistoriche fino alla fase medievale. Questo approccio narrativo e didattico aumenterà la qualità dell’esperienza culturale offerta.
Conoscere la propria storia significa costruire consapevolezza, identità e orgoglio. L’Antiquarium è un presidio di memoria e cultura, uno strumento fondamentale per educare le nuove generazioni e per promuovere un turismo colto e sostenibile, che possa essere anche un volano per l’economia locale.
Invito cittadini, studiosi, turisti e appassionati a scoprire l’Antiquarium, perché solo attraverso la conoscenza e la condivisione possiamo davvero restituire valore al nostro straordinario patrimonio.”
Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia