Il Museo della Piazzaforte di Augusta

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Oltre 750 cimeli dall’età federiciana agli anni Sessanta del secolo scorso, più una mini-sezione archeologica con reperti che vanno dall’epoca greca al periodo bizantino, e un libro presenze con oltre 22 mila firme da tutto il mondo apposte solo negli ultimi dieci anni.

Istituito nel 1986 dall’amministrazione comunale dell’epoca ma inaugurato nel 1990, il Museo della Piazzaforte di Augusta venne aperto al pubblico nei locali del Bastione San Giacomo, nell’ala sud-ovest del Castello Svevo di Augusta. Creato con l’obiettivo di catalogare, conservare ed esibire cimeli, reperti storici, fotografie e varie documentazioni riguardanti la Prima e la Seconda guerra mondiale, era inizialmente diviso in tre settori: l’Evo Medio (dalla fondazione al XIV secolo), l’Antico Regime (fino all’unità d’Italia) e l’Età Contemporanea. Chiuso al pubblico nel 1996 per lavori di restauro e consolidamento, è stato riaperto nel 2012 e allestito all’interno del Palazzo di Città. Dopo sedici anni di chiusura, il Museo della Piazzaforte ha restituito ai cittadini e agli appassionati un pezzo di storia rendendo omaggio allo storico militare di fama internazionale Tullio Marcon, fondatore dello spazio museale.

La Rete dei musei comunali della Sicilia. Il museo di Augusta fa parte della Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa promossa da ANCI Sicilia che ha visto ad oggi l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei attraverso una formale delibera di giunta comunale.

L’iniziativa, cui è dedicato il portale musei-sicilia.it, può considerarsi come l’avvio di un insieme di progetti finalizzati a valorizzare e migliorare i singoli musei comunali sotto molteplici punti di vista e promuovere ancor di più il patrimonio culturale siciliano nel suo complesso.

Per avere maggiori informazioni sulla rete dei musei, per comprendere come aderire e per collaborare e proporre progetti e iniziative è possibile visitare il portale musei-sicilia.it o scrivere a museisicilia@anci.sicilia.it

La collezione. Oggi la collezione supera i 700 pezzi e illustra particolari storici che vanno dalla fondazione della città ad opera di Federico II di Svevia alla Seconda guerra mondiale. Nell‘androne del palazzo municipale sono esposti materiali lapidei di varie epoche, ed un proiettile navale italiano da 305 mm.

La prima sala ospita piccoli reperti archeologici antecedenti la fondazione della città, palle da catapulta, stemmi araldici in marmo del Gran Maestro dell‘Ordine di Malta e lapidi sepolcrali del periodo spagnolo. Vi sono anche modelli di galea dell’Ordine Ospitaliero di San Giovanni in Gerusalemme e di un galeone spagnolo del sec. XVII.

La seconda sala custodisce cimeli dagli inizi del Novecento al Secondo Conflitto mondiale: particolari sono il casco coloniale ed il grande fazzoletto militare della guerra italo-turca 1911/12, due sete cinesi di marinai augustani imbarcati negli Anni Venti in Estremo Oriente, una feluca ed una uniforme redingote testimoniano la stagione aeronautica di Augusta. Esposte anche le immagini dell’hangar e dei dirigibili, la pala lignea di un’elica di idrovolante, la tela con distintivo prebellico di Squadriglia della Ricognizione Marittima, l’uniforme di gala e un manichino con tuta “Marus e caschetto di volo degli Anni Quaranta.

All’interno anche uno scafandro da palombaro della Regia Marina, a memoria dell‘affondamento in porto del cacciatorpediniere Pancaldo nel luglio 1940. Ricreano lo spirito della Regia Marina del tempo cimeli della vita della base e di bordo delle unità.

Modelli navali, foto, documenti e svariati oggetti rievocano lo scontro del 12 ottobre 1940 nel Canale di Sicilia.

Un settore è dedicato all’Operazione “Malta 2“, partita da Augusta nel luglio 1941.

Un ultimo pannello documenta gli anni 1947-1960: in evidenza il Soccorso Aereo dell’Aeronautica Militare all‘idroscalo con la foto dell’equipaggio dell‘ultima missione nel 1958.

Il sindaco Giuseppe Di Mare. Si tratta sicuramente di una istituzione culturale che fa onore alla città e che, grazie all’opera di volontari e appassionati della storia militare, sapientemente guidati e coordinati dal direttore Antonello Forestiere, curano la catalogazione e la conservazione di cimeli, reperti storici, fotografie e varie documentazioni riguardanti la città di Augusta, dall’aviazione alla marina, con particolare riferimento all’Operazione Malta 2 e all’affondamento del Conte Rosso nel 1941. Riteniamo che anche l’inserimento del nostro museo all’interno della Rete dei musei comunali dell’ANCI Sicilia possa contribuire al rilancio e alla valorizzazione della nostra città e della sua storia.

L’assessore alla Cultura, Giuseppe Carrabino. Sin dal nostro insediamento, nell’Ottobre 2020, abbiamo attenzionato questa nostra istituzione culturale con una serie di interventi finalizzati ad adeguare lo spazio museale riavviando un percorso culturale di ampio respiro anche attraverso la realizzazione di nuovi pannelli esplicativi, vetrine espositive e una guida aggiornata. Il Museo continua ad essere punto di riferimento della comunità locale che lo sente proprio, in quanto in esso trovano collocazione cimeli appartenenti alle famiglie augustane: divise, fotografie, documenti, schegge di bombe, labari che rammentano pagine di storia che evocano i nomi del Tenente Cesare Artoni medaglia d’argento al valor militare e la sua pattuglia di Arditi nuotatori o di Salvatore La Ferla, primo Comandante Generale della Guardia di Finanza. Periodicamente, di concerto con l’Assessorato alla Cultura, vengono proposte mostre tematiche, conferenze e convegni finalizzati ad illustrare la raccolta museale.

La Marina Militare con la Scuola Comando puntualmente visita il museo per far conoscere ai futuri comandanti delle unità navali la storia e l’importanza della città di Augusta.

 

Quando visitarlo. Il museo è aperto al pubblico da martedì a domenica dalle 9 alle 13 o su specifica prenotazione presso l’Assessorato alla Cultura.

 

Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia