Il Patto di Ventimiglia e il nuovo protagonismo dei comuni

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“Siamo in presenza di una fase di cambiamento che vede i comuni riappropriarsi del loro ruolo nello sviluppo dei territori, diventando protagonisti dei processi di aggregazione. Questa nuova fase è stata avviata lo scorso 5 maggio, con l’assemblea dei comuni organizzata dall’AnciSicilia durante la quale è stato approvato un documento programmatico che si occupa di temi che vanno dalla riforma complessiva del sistema delle autonomie locali, all’integrazione socio-sanitaria fino ad arrivare alla gestione dei servizi di area vasta. I comuni stanno ritrovando l’orgoglio della loro identità istituzionale e stanno dando vita a differenti azioni e intese su base territoriale che, in alcuni casi, coinvolgono numerosi comuni appartenuti a differenti realtà provinciali”.

Lo ha detto  il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, che aggiunge: “Siamo in presenza di iniziative che pur avendo in alcuni casi, natura e finalità profondamente diverse hanno come obiettivo principale quello di rendere i comuni protagonisti nel loro territorio. E mi riferisco, per esempio, all’intesa che ha coinvolto, tra gli altri, le città di Palermo e quella di Trapani, a quella che ha interessato numerosi comuni dell’area sud-orientale della Sicilia, alle iniziative che hanno coinvolto  i Nebrodi, l’area Termitana e le Madonie e, infine,  al recente progetto che vede protagonista la città di Sciacca”.

 “Il Patto di Ventimiglia – conclude Orlando – che domani sarà sottoscritto da circa 50 sindaci siciliani, si inserisce in questo quadro e servirà a dare una maggiore credibilità ai comuni aderenti anche nel confronto con le istituzioni regionali e nazionali. In attesa che si arrivi ad una riforma del governo locale  credibile, iniziative come queste possono rappresentare  un tentativo di rendere meno pesante il carico delle amministrazioni e più efficace la capacità dei comuni di erogare servizi ai cittadini”.