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AnciSicilia, il nuovo corso: apertura all’adesione dei liberi consorzi e pieno coinvolgimento di tutti i comuni siciliani in percorsi virtuosi

Anche i consorzi dei comuni potranno aderire all’AnciSicilia: è questa una delle modifiche apportate questa mattina, durante l’undicesima assemblea congressuale, svoltasi a Palazzo delle Aquile, allo Statuto dell’Associazione. Si tratta di un’innovazione significativa introdotta con l’intenzione di allineare lo statuto dell’AnciSicilia a quello della Regione Siciliana (art.15). Tra le modifiche introdotte, anche una partecipazione diretta nella vita associativa per i rappresentanti dell’Uncem (Unione nazionale dei comuni ed enti montani) e dell’Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori), che entreranno a far parte del consiglio regionale e del comitato direttivo. Infine, è stata approvata la creazione di due consulte. La prima sarà composta dalle donne amministratrici dei comuni siciliani: lo strumento nasce per valorizzare il lavoro e il ruolo delle donne nelle istituzioni locali. La seconda, riunirà tutti i giovani amministratori dell’Isola, di età inferiore ai 35 anni, per favorire e stimolare l’incontro e lo scambio di informazioni e di proposte sulla vita dei comuni. A conclusione dei lavori dell’assemblea, il presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala, ha comunicato che per quanto riguarda la sede dell’associazione, chiederà l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia, un segnale di trasparenza e di legalità. Scala ha, infine, annunciato che, in accordo con la fondazione “Pio La Torre”, l’AnciSicilia invierà una lettera a tutti i comuni dell’Isola per invitarli a intitolare al politico ucciso nel 1982 una strada o un edificio pubblico. “Siamo consapevoli – ha spiegato il presidente Scala – di dover incidere con forza nelle decisioni che riguardano i nostri cittadini. Ancora una volta cercheremo di avviare una fase di concertazione con il governo regionale e presenteremo una proposta di autoriforma dell’intero sistema delle autonomie locali. Spiegheremo ai nostri interlocutori che non ci piegheremo all’azzeramento dei fondi per le politiche sociali perché non si possono penalizzare i cittadini, soprattutto i più deboli. Ci batteremo affinché le risorse regionali vengano assegnate tempestivamente agli enti locali. I comuni vivono con questi fondi e qualunque inutile ritardo, legato ad una macchina burocratica difettosa, nega alle comunità la possibilità di vivere dignitosamente. Infine, non posso che esprimere la mia soddisfazione per la nascita delle due consulte che, insieme con le modifiche statutarie, segnano un importante momento di crescita dell’Anci”. “In questa nostra riorganizzazione – ha concluso Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – cercheremo di coinvolgere tutti i comuni in percorsi virtuosi e nella valorizzazione delle buone pratiche, con un occhio attento al contenimento della spesa e alla gestione dei tributi locali. Le modifiche approvate oggi, inoltre, serviranno a strutturarci secondo l’accordo unitario raggiunto lo scorso luglio. L’iter che seguiremo per programmare le nostre attività, servirà ad allargare maggiormente la partecipazione alla vita associativa. In un’ottica di maggiore rappresentatività, si inserisce la nascita delle due consulte, che apriranno ulteriori fasi di dialogo e di confronto. Inoltre, per affrontare in maniera organica la drammatica situazione che coinvolge i comuni dell’Isola, organizzeremo, in tempi brevi, un’assemblea programmatica in cui non solo faremo il punto sulle criticità, ma daremo vita ad un documento di sintesi, in cui saranno esposte tutte le proposte e le iniziative avanzate dagli amministratori locali.” MOZIONE_22_SETTEMBRE_2011_

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