spot_imgspot_img
HomeNotizieDopo il crollo a Favara, il presidente Roberto Visentin chiede "un incontro...

Dopo il crollo a Favara, il presidente Roberto Visentin chiede “un incontro con la Regione per scongiurare altri disastri”

“Una tragedia come quella che ha colpito la famiglia Bellavia di Favara, non deve più ripetersi e questa non è una frase formale e retorica, ma un vero e proprio grido d’allarme che lancio a nome di tutti i sindaci siciliani. Ancora una volta esprimo, a nome mio personale e dell’AnciSicilia, il cordoglio per quanto accaduto nel comune dell’agrigentino e rinnovo la nostra solidarietà al sindaco Domenico Russello, accusato di negligenza per il crollo della palazzina”.
Questo il commento di Roberto Visentin, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, che si dice anche “amareggiato per l’escalation di accuse che, all’indomani di qualsiasi tragedia, si abbatte inevitabilmente sugli amministratori locali”.
“È troppo semplice – aggiunge Visentin – attribuire colpe a chi amministra un comune e si trova, ogni giorno, a dover affrontare emergenze di ogni tipo. Semplice e ingiusto perché molti sindaci non sono messi nelle condizioni di operare al meglio. Troppo spesso, infatti, devono fare i conti con la totale mancanza di strumenti idonei e di adeguate risorse finanziarie”.
“Per questo motivo – continua il presidente dell’AnciSicilia – sollecitiamo un incontro urgente con il governo regionale per stabilire, in concreto, quali siano le priorità da affrontare, ricorrendo anche ad un monitoraggio, veloce e completo, dei centri storici più a rischio nella nostra Isola”.
“Una volta per tutte – conclude Roberto Visentin – bisogna definire i pericoli da eliminare, mettendo tutti i sindaci nelle condizioni di tutelare al meglio la sicurezza dei cittadini. Un altro passaggio fondamentale, sarà quello di dare delle concrete alternative alle famiglie: non basterà accertare che un edificio pericolante vada sgomberato, ma bisognerà dare un’alternativa dignitosa a tutte quelle persone che, per cause indipendenti dalla loro volontà, si ritroveranno improvvisamente senza una casa in cui vivere”.

ARTICOLI CORRELATI

IN EVIDENZA