Emergenza finanziaria nei comuni siciliani l’Anci Sicilia convoca gli amministratori dei 390 comuni siciliani per difendere i servizi e i diritti negati ai cittadini a causa dello stato di calamita’ istituzionale della Regione

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Il Presidente Leoluca Orlando e l’Ufficio di Presidenza dell’Anci Sicilia incontreranno i giornalisti per una:

INCONTRO-CONFERENZA STAMPA

LUNEDI’ 19 OTTOBRE 2015, ORE 10.30

PALERMO, GRAND HOTEL ET DES PALMES,VIA ROMA, 398

In considerazione del fatto che:

– anche nel 2015 è stato confermato il trend di riduzione dei trasferimenti di risorse regionali e nazionali, che si protrae ormai incessantemente dal 2009 e che sta rendendo più difficile, se non impossibile, la predisposizione o l’approvazione dei bilanci di previsione e sta spingendo molti Enti verso una condizione strutturalmente deficitaria;

– il perdurare di tale stato di cose si sta traducendo in un ulteriore aggravamento della condizione finanziaria degli Enti locali della nostra Isola, che oggi non sono più nelle condizioni di garantire l’esercizio delle funzioni fondamentali e l’erogazione di servizi indispensabili per i cittadini e per le imprese;

– per i Comuni del Sud a sacrifici eccessivi non sono corrisposte necessarie politiche di accompagnamento atte a favorire processi di riforma ed innovazione della Pubblica amministrazione indispensabili per contenere la spesa e ridurre l’impatto del taglio di risorse e a causa del cattivo esercizio delle prerogative dello Statuto Speciale, non si sono neanche ottenuti i benefici di alcune riforme nazionali.
– la quasi totalità dei Comuni siciliani, non avendo ricevuto neanche un’anticipazione degli esigui trasferimenti regionali previsti, vive oggi una particolare difficoltà persino nella gestione della ordinaria amministrazione.
– l’assenza di adeguate risposte della Regione alle pressanti sollecitazioni dell’AnciSicilia ha già portato, lo scorso 2 ottobre 2015, in occasione dell’ultima Conferenza Regione Autonomie Locali, i rappresentanti degli Enti Locali ad esprimere parere negativo sulla proposta di riparto delle risorse destinate ai Comuni (art. 6 della Legge di Stabilità Regionale del 7 maggio 2015, n. 9);