Il Museo Civico Comunale di Carini

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A Carini, nel cuore del centro storico, sorge l’Ex Chiostro dei Carmelitani, un edificio carico di storia che oggi ospita la Biblioteca Comunale, il Museo Civico, l’Archivio dello Spettacolo e preziosi fondi archivistici antichi legati alle Opere Pie. Questo luogo rappresenta uno dei principali simboli storici e culturali della città e offre ai visitatori un viaggio nella memoria collettiva.

Alcune sale dell’Ex Chiostro ospitano il Museo Civico Comunale, che presenta una sezione dedicata all’arte sacra e alla storia locale, oltre a reperti provenienti da siti archeologici del territorio di Carini.

Reperti storici e archeologici

  • Sala del Castello di Carini: espone la celebre statua marmorea della Madonna col Bambino, attribuita ad Andrea Mancino e datata 1509, originariamente situata nell’abside della cappella del Castello. In questa sala si trovano anche elementi architettonici del castello e una statua in basalto raffigurante la divinità egizia Horus.
  • Reperti archeologici:nelle sale successive, una selezione di reperti paleontologici e archeologici racconta la storia antica di Carini, dalla preistoria al Medioevo. Tra i reperti più significativi figurano fossili della Piana di Carini.
  • Coppa Tripode di Moscala: una pregevole coppa tripode decorata con motivi geometrici, tipica della cultura indigena elima, risalente all’epoca arcaica della Sicilia occidentale.
  • Reperti Romani e Medievali: tra i reperti dell’età romana, provenienti dall’insediamento di Contrada San Nicola, spiccano mosaici, stucchi architettonici, lucerne e ceramiche di epoca imperiale. Non mancano ceramiche medievali e post-medievali, tra cui frammenti decorati con smalto invetriato.

La Rete dei musei comunali della Sicilia.

Le collezioni del Museo Civico di Carini sono inserite nella Rete dei musei comunali della Sicilia, iniziativa promossa da ANCI Sicilia che ha visto ad oggi l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei attraverso una formale delibera di giunta comunale.

L’iniziativa, cui è dedicato il portale musei-sicilia.it, può considerarsi come l’avvio di un insieme di progetti finalizzati a valorizzare e migliorare i singoli musei comunali sotto molteplici punti di vista e promuovere ancor di più il patrimonio culturale siciliano nel suo complesso.

Per avere maggiori informazioni sulla rete dei musei, per comprendere come aderire e per collaborare e proporre progetti e iniziative è possibile visitare il portale musei-sicilia.it o scrivere a museisicilia@anci.sicilia.it

Le attività del museo. Il Museo Civico di Carini è, quindi, l’istituzione comunale a cui è affidata la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio e che si configura, oggi, come centro della memoria e della storia millenaria delle tre Hykkara (originario toponimo di Carini).

Ha un regolamento che disciplina l’organizzazione e il funzionamento. Comprende:  1) una sezione reperti fossili; 2) una sezione archeologica, a seguito del deposito dei beni storico archeologici, deposito effettuato dalla Soprintendenza Archeologica di Palermo, provenienti prevalentemente dal territorio di San Nicola, greci e tardo antichi; 3) una sezione medievale, con reperti provenienti dal castello; 4) una sezione  pinacoteca, legata al Fondo antico di padre Scavo, che nel 1775 lascia il suo patrimonio librario ai cittadini carinesi; 5) una sezione fotografica con vecchie immagini della città e del territorio; 6) una sezione “Fondo antico” con incunaboli del ‘500, ‘ 600 e ‘700. Il Museo Civico conserva, cataloga, restaura e studia i reperti dell’esposizione permanente, ai fini della tutela e della valorizzazione, d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività̀ Culturali.

Il sindaco Giovì Monteleone. “L’adesione al progetto della Rete dei Musei Comunali dell’Anci Sicilia  è un’importante opportunità poiché ci aiuterà a fare conoscere il nostro splendido Museo Civico, che ha sede all’interno di un altro tesoro carinese, l’ex chiostro dei Carmelitani, in via Rosolino Pilo, a pochi passi da piazza Duomo. Il museo custodisce reperti fossili; una sezione archeologica, di reperti provenienti prevalentemente dal territorio di San Nicola, greci e tardo antichi; una sezione medievale, con reperti provenienti dal castello; una pinacoteca; vecchie foto della città e del territorio. Degna di nota, inoltre, la statua del dio Horus, un reperto egizio datato tra il 1.550 e il 1.069 a.C. Il museo, infine, offre ai visitatori anche un’audio guida digitale interattiva e gratuita: scannerizzando un QR CODE i turisti possono ascoltare la descrizione della Pinacoteca del convento dei carmelitani”.

Carla Muliello, addetto stampa ANCI Sicilia