Patto di Stabilità, obiettivi azzerati per 170 comuni. Firmato l’accordo tra Ancisicilia e Regione Siciliana

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Firmato l’accordo tra AnciSicilia e Regione Siciliana che definisce le regole per l’attuazione del Patto di Stabilità regionale verticale incentivato per l’anno 2014. Accordo tra Regione Siciliana e AnciSicilia su Patto di stabilità regionale verticale incentivato anno 2014 (1)      Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti   Comuni con popolazione superiore a 5000 abitantiIl patto di stabilità regionale verticale incentivato è il meccanismo attraverso il quale le regioni cedono agli enti locali parte del loro obiettivo di spesa ai fini del patto di stabilità interno con l’obiettivo di ampliare le capacità di spese in conto capitale.L’ accordo, sottoscritto da Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, e da Luca Bianchi, assessore regionale del Bilancio, servirà ad alleggerire i vincoli della finanza pubblica per gli enti locali, a rilanciare gli investimenti a vantaggio delle imprese e a velocizzare i pagamenti della pubblica amministrazione. “A disposizione dei comuni – spiega il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando – arrivano spazi finanziari aggiuntivi per oltre 173 milioni di euro: 170 comuni con popolazione compresa tra 1000 e 5000 abitanti vedranno azzerati i loro obiettivi, non subendo così le conseguenze dei ristretti vincoli imposti in ambito nazionale, mentre altri 187 centri, con popolazione superiore a 5000 abitanti,  vedranno un significativo abbattimento dei loro obiettivi”.  “Il patto di stabilità regionale verticale incentivato – conclude Orlando – consente alla Regione di modificare gli obiettivi posti dal legislatore nazionale per il Patto di Stabilità, venendo incontro alle esigenze delle autonomie locali. L’accordo di oggi servirà a controbilanciare, anche in favore delle imprese, gli effetti negativi prodotti dal patto di stabilità che determina ritardi nei pagamenti e produce difficoltà alle aziende, già in difficoltà per via della pressione fiscale e del razionamento del credito bancario. Queste risorse potranno, dunque, essere utilizzate per investimenti particolarmente utili in un momento così difficile per l’economia dell’Isola”.