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Turismo accessibile ai diversamente abili, accordo tra Ancisicilia e Fondazione Amato

Fornire informazioni dettagliate sui luoghi turistici della Sicilia fruibili dai diversamente abili attraverso ogni forma di comunicazione, a partire da Internet. Rendere accessibili le aree e i comprensori di interesse ambientale, storico e archeologico, per sviluppare l’economia “civile” di una regione, combattere l’emarginazione e favorire, attraverso l’utilizzo di beni accessori, quali quelli turistici, l’inserimento sociale della singola persona disabile e del suo nucleo familiare. Questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa firmato, questa mattina a Villa Niscemi, dall’AnciSicilia e dalla fondazione Giovanni Amato. L’accordo prevede, dunque, una collaborazione per la promozione, il coordinamento, il monitoraggio di iniziative ed attività comuni di ricerca, la formazione, la consulenza e la produzione di servizi rivolti ai comuni siciliani e volti a migliorare le loro politiche sull’accessibilità turistica destinate ai soggetti svantaggiati. La programmazione include, inoltre: attività di ricerca e formazione; promozione e diffusione di buone pratiche attuabili nei comuni siciliani; realizzazione di eventi, di valenza regionale e nazionale, aventi come obiettivo la promozione della cultura dell’accessibilità turistica; redazione e diffusione degli studi e dei risultati conseguiti tramite pubblicazioni ed ogni altro mezzo di comunicazione. “L’AnciSicilia – spiega Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – ha deciso di sottoscrivere questo protocollo d’intesa per agevolare la partecipazione dei diversamente abili alla vita culturale della nostra regione. Tutto ciò sarà anche un modo concreto per favorire un turismo sociale di categorie di utenti diversi che vogliono accostarsi ad una vacanza anch’essa diversa. Il diritto dei diversamente abili al viaggio come esperienza di arricchimento culturale e relazionale è sicuramente meritevole di tutela, e tutti gli enti locali dovrebbero adoperarsi affinché questo diritto venga non solo salvaguardato ma anche effettivamente esercitato”. “Individuare la presenza in Sicilia di comuni accessibili  – conclude Giuseppa Caudullo, presidente della Fondazione – sarà anche l’obiettivo di un convegno che si svolgerà nel mese di ottobre. Questa nuova collaborazione con l’AnciSicilia ci aiuterà a coinvolgere maggiormente i comuni e a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili. Si tratta di una vera e propria operazione culturale: dare visibilità a tutti quei comuni che hanno già percorsi accessibili ma non opportunamente valorizzati. Per questo motivo, è nelle nostre intenzioni, anche grazie alla collaborazione con l’Associazione dei comuni siciliani, dar vita ad un premio per i comuni dopo aver, ovviamente, stilato una graduatoria in cui verranno valutati i livelli di accessibilità”. Erano presenti, inoltre: Agatino Lipara e Fiorentino Trojano, componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Amato, e Giuseppe Cicala, delegato alla legalità dell’Anci nazionale.

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