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Vertenza Blutec, sit-in dei sindaci e dei rappresentanti dei lavoratori davanti al Ministero del lavoro

Una delegazione di sindaci del comprensorio di Termini Imerese, delle Madonie e della città Metropolitana di Palermo, insieme ai rappresentanti sindacali dei dipendenti della Blutec di Termini hanno partecipato, stamattina, a un sit-in davanti al Ministero del lavoro a Roma per chiedere una soluzione definitiva a una vertenza che dura ormai da troppi anni. Tre i punti all’ordine del giorno: il ritardo nella firma del decreto di finanziamento della cassa integrazione per il 2019 per 564 dipendenti diretti e altri 300 dell’indotto (la cui cig è scaduta il 1° gennaio), come previsto nell’accordo siglato il 7 gennaio scorso al ministero del Lavoro; la mancata estensione delle tutele sociali a 62 lavoratori rimasti dal 31 dicembre scoperti dagli ammortizzatori sociali; il non rispetto degli impegni da parte dell’azienda per il rilancio dell’impianto.
Nei giorni scorsi, gli amministratori locali avevano, infatti, inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro Luigi Di Maio chiedendo un intervento immediato. La lettera lamentava, infatti: “l’assenza di riscontro da parte del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, nonostante le ripetute sollecitazioni a cura del Presidente della Regione Siciliana, del Prefetto oltre che della Amministrazione Comunale di Termini Imerese”.
“La vertenza Blutec coinvolge più di mille lavoratori che attendono risposte concrete da troppo tempo, ma rappresentano la punta dell’iceberg di una condizione occupazionale che nella nostra regione è disastrosa”. Dichiara Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia –
“Il Mezzogiorno d’Italia e in particolare la Sicilia necessitano di provvedimenti strutturali a sostegno dell’occupazione e per lo sviluppo del territorio. L’iniziativa unitaria di lavoratori e amministratori locali denuncia una situazione che non deve essere sottovalutata e la cui soluzione non può essere ulteriormente rinviata”.

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