Incontro tra l’Assessore regionale alla Famiglia e l’ANCI Sicilia sul rifinanziamento del programma PAC-PNSCIA e sulla riforma della spesa dei distretti socio-sanitari

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Si è tenuto oggi, nella sede dell’Assessorato Famiglia di via Trinacria, un incontro tra l’Assessore Regionale alla Famiglia, Nuccia Albano e il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta sul tema della riforma della spesa dei distretti sociosanitari e sulla richiesta congiunta al governo nazionale di rifinanziamento del programma PAC-PNSCIA.

Durante l’incontro, al quale erano presenti anche il Capo Di Gabinetto dell’ Assessore Albano, Rosolino Greco, il dirigente Generale del Dipartimento famiglia, Letizia Diliberti, il segretario generale ANCI Sicilia, Mario Emanuele Alvano e i dirigenti regionali, Licia Guastella e Guglielmo Reale, si è convenuto di avanzare ai Ministeri competenti una richiesta congiunta di rifinanziamento del programma Pac-Pnscia anziani e infanzia, che in atto si conclude al 30 giugno 2024 .
“Il rifinanziamento di tali risorse – hanno dichiarato l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano e il presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta – è indispensabile per garantire servizi fondamentali tra i quali la gestione degli asili nido e per consentire così la frequenza di un maggior numero di bambini”.

Durante l’incontro sono stati analizzati i dati acquisiti da un monitoraggio presso i distretti socio-sanitari dal quale emerge che ingenti risorse finanziarie non sono state spese a causa delle note difficoltà strutturali di una parte significativa dei 55 distretti, che compromettono l’intero meccanismo di spesa. In considerazione di ciò è stata condivisa la necessità di richiedere urgentemente un incontro al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
“Nell’attesa di una necessaria riforma per una nuova e più efficace governance dei distretti socio-sanitari – concludono l’assessore Albano e il presidente Amenta – occorre un’immediata azione politica e legislativa che consenta, per un periodo congruo, una deroga all’attuale meccanismo di spesa, consentendo così l’immediato utilizzo delle risorse da parte dei comuni per un tempestivo accesso ai servizi, nell’interesse dei soggetti fragili”.