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A febbraio chiusura simbolica di edifici o strutture comunali

Per tutto il mese di febbraio i comuni dell’Isola daranno vita ad una campagna di comunicazione diretta ai cittadini prevedendo la chiusura di strutture ed edifici comunali al pubblico con modalità e orari che saranno individuati dai sindaci nel rispetto dell’identità territoriale e delle esigenze della cittadinanza.

Questa la decisione presa questo pomeriggio dall’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia che, riunitosi a Villa Niscemi, ha stabilito di continuare la mobilitazione #tagliaicomuni, partita lo scorso 21 gennaio, contro il mancato avvio di riforme fondamentali, la gravissima crisi economico-finanziaria dei comuni siciliani e i tagli del governo nazionale e regionale alle risorse destinate agli enti locali.

Alla riunione erano presenti, tra gli altri, Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Associazione, Luca Cannata, vice presidente vicario, Giulio Tantillo, Salvatore Lo Biundo e Paolo Amenta, vice presidenti dell’AnciSicilia.

“Si tratta di azioni simboliche – spiega il presidente Orlando – che i sindaci pianificheranno non solo per evidenziare i disagi della propria amministrazione ma anche per stabilire un dialogo aperto con la cittadinanza con l’obiettivo di informarla dettagliatamente sul perché troppo spesso gli amministratori si ritrovino nelle condizioni di non poter garantire i servizi essenziali. La mobilitazione dell’AnciSicilia tende a ribadire che gli amministratori non intendono assistere passivamente al progressivo peggioramento della qualità della vita dei cittadini”.

Su queste basi l’Ufficio di Presidenza dell’AnciSicilia ha deliberato di convocare una serie di incontri sul territorio: si partirà da Messina dove, il prossimo 25 febbraio, si riunirà il Consiglio regionale per affrontare il problema dei tagli nella sua complessità anche in riferimento a quelli che, a partire dal mese di giugno, interesseranno le linee ferroviarie siciliane.

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